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La giusta retribuzione delle ore di lavoro

Sapreste dire a voi stessi se la retribuzione oraria delle ore che passate lavorando è adeguata alle vostre esigenze personali?

Per poter rispondere a questa domanda è necessario partire dal presupposto che un lavoratore è colui che presta l’attività lavorativa alle dipendenze di un datore di lavoro, pubblico (ente o azienda pubblica) oppure privato (impresa): in questi casi si parla di lavoratore dipendente o, in linguaggio più tecnico, lavoratore subordinato. Il lavoratore presta la sua attività in cambio di una retribuzione. (Fonte: wikipedia)

Avere un lavoro stabile e ben retribuito, NON è un optional.

Ormai divenuto quasi una chimera il lavoro fisso continua ad essere raro soprattutto per i giovani, tanto che spesso si rinuncia pure cercarne uno, tanta è la difficoltà e lo sconforto in fase di ricerca.

I più, tra i pochi fortunati che riescono a trovare un impiego, vengono sottopagati e/o sono “obbligati” a spendere una considerevole quantità di ore e forze nello svolgere le mansioni assegnate tanto che sono costretti a sacrificare molto del tempo che si vorrebbe dedicare alla famiglia e alla cura del proprio benessere psicofisico.

In questo modo ci si ritrova imbrigliati in lavori a tempo determinato, saltuari e precari, in cui le esigenze aziendali sono quelle di spremere i dipendenti per più ore possibili con l’obbiettivo di ottenere sempre più profitto.

Lavorare per arricchire qualcun altro

Da che è mondo e mondo sono poche le persone che lavorano per se stesse. C’é chi lo fa per scelta e chi lo fa per obbligo fatto sta che la stragrande maggioranza del popolo lavora come dipendente e quindi lo fa per qualcun altro. Le ovvie conseguenze sono che questo datore di lavoro si arricchisce sulle spalle del povero dipendente e che quest’ultimo è costretto a  “sopravvivere” ed, a volte, arrivare a stenti alla fine mese.

Ma quanto vale per noi un’ora di lavoro?

Che sia di vostro gradimento o meno, quanti soldi vorreste fosse pagata un’ora del vostro tempo impiegata per svolgere un lavoro?

“Nel 2010 in Italia la paga media oraria lorda si aggira attorno a 14,48 euro, al dodicesimo posto in Europa. Il podio spetta a Danimarca (27.09 euro), Irlanda (22,23euro), Lussemburgo (21.95 euro) (Fonte: ISTAT)

Vorrei poter dare un valore in denaro ai sentimenti, alle ore che spendiamo per noi, per il nostro benessere e  per la nostra famiglia. Ma non è possibile, quantomeno non è possibile essere retribuiti per stare con la nostra famiglia, è invece possibile fare due conti con la nostra coscienza e porci questa domanda:

Ne vale davvero la pena?

Vale davvero la pena lavorare molto per guadagnare poco?

Ma soprattutto, vale la pena sacrificare ore di puro piacere e soddisfazione personale che si potrebbero passare con la famiglia o ad accrescere il proprio io solamente per arricchire qualcun’altro?