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Combattere lo stress con la corsa di endurance

Intervista ad Andrea Wierer: Web writer, social media manager e “mezzo” maratoneta

Continua la nostra serie di approfondimento sugli effetti benefici che può avere lo sport sullo stress.

Per chi ama correre, o per chi vuole iniziare a farlo, abbiamo intervistato Andrea W., che da un anno vive in Svezia con la famiglia e si occupa di comunicazione sul web. Dedica una buona fetta della sua vita a questo sport che è tanto semplice da poter essere praticato da tutti (con le dovute attenzioni) quanto interessante a livello di accrescimento personale.

Gli effetti benefici della corsa sportiva sul corpo sono oramai assodati e di dominio di tutti. Scoprire invece che correre può avere effetti positivi nella nostra battaglia personale contro lo stress può dare dei risvolti molto interessanti alla nostra vita lavorativa e quotidiana.

-Ciao Andrea, potresti descriverti brevemente e dirci di cosa ti occupi?

Mi chiamo Andrea Wierer e mi occupo di comunicazione sul web. In maniera più specifica lavoro per aziende ed organizzazioni che vogliono sfruttare le opportunità che offrono social network e più in generale il web.

-Che tipo di attività pratichi?

Web writing e social media management (Scrivo per il web: testi per news, blog post, call to action, etc.), gestisco, sia da un punto di vista strategico che operativo, i canali social di aziende e organizzazioni non profit. Nel tempo libero mi piace correre nella riserva naturale vicino a casa mia. Sono attratto dalla corsa di endurance, quindi mi piace moltissimo partecipare a competizioni sui 10 chilometri o su distanze maggiori. L’anno prossimo (2017) affronterò probabilmente la distanza regina: la maratona. Quest’anno ho in programma la mezza maratona di Göteborg (la mezza più grande del mondo con oltre 60 mila podisti) e la Lidingöloppet, una corsa campestre di 30 chilometri intorno all’isola di Lidingö a Stoccolma. Mentre i primi di gennaio (forse) andrò a correre la Polar Night Half Marathon a Tromsø, nel circolo polare artico. L’anno scorso ho iniziato a “vendere” i chilometri che percorro in gara per finanziare il Caritas Baby Hospital, un ospedale pediatrico di Betlemme.

-Una persona stressata potrebbe trarre benefici dall’attività che pratichi e insegni?

Credo di sì. Un anno fa mi sono trasferito in Svezia con mia moglie e i miei figli ed è stato un momento decisamente stressante. Correre mi ha aiutato a ristrutturare cognitivamente quello che vivevo e quindi a subirlo di meno. Infilarsi le scarpe, uscire di casa e correre 14 chilometri sotto la neve o con -14° è un’esperienza meravigliosa, ti sveglia ogni cellula del corpo.

-In che modo si riesce a combattere lo stress con la corsa?

Correre è un’attività che ti permette di stare in contatto con te stesso, di conoscerti, e soprattutto di vedere quello che ti sta accadendo intorno con uno sguardo più distaccato e spesso più oggettivo. Correre non mi ha permesso solo di riprendere contatto con il mio corpo, bensì mi aiuto a mettere in ordine i pensieri, mi permette di ossigenare il cervello (corro esclusivamente all’aria aperta) e strutturare i problemi per risolverli.

-Hai un consiglio che vorresti dare a chi soffre di stress o è vittima di azioni di mobbing?

Quando si è interpellati in merito ad un ambito del sapere che ci vede impreparati c’è solo una risposta saggia da dare: non tenere tutto dentro e parlane con qualcuno preparato; soprattutto in merito al delicatissimo tema del mobbing. Per quanto riguarda lo stress io ho trovato grandi benefici dall’attività fisica e dalla corsa, ma è chiaramente una riflessione personale: con me ha funzionato, non per questo è la panacea adatta a tutti.

Gestire lo stress che nasce dal trasferimento all’estero di lavoro e famiglia non è certo una cosa così semplice. Andrea riesce a controllarlo con la corsa all’aria aperta e ha trasformato la sua passione in attività benefica.

Anche in questo caso come nelle arti marziali  la disciplina e la costanza nella pratica di uno sport possono essere d’aiuto nel acquisire capacità mentali che ci servono a gestire lo stress; sia che derivi dalla vita quotidiana che dal luogo di lavoro.

Per chi fosse interessato ad aderire alla raccolta fondi per run4bethlehem può acquistare qualche chilometro che Andrea percorrerà nella sua prossima gara.